I gatti lasciati liberi di muoversi all’esterno della nostra abitazione godono di una qualità di vita migliore perché possono soddisfare una parte dei loro bisogni specie-specifici, cioè quelli relativi  all’esplorazione e alla socializzazione.

Ma se fa danni nel giardino o a casa del vicino, chi è responsabile?

Il codice civile stabilisce che, a differenza dei cani, i gatti non sono animali domesticabili e quindi noi umani che li accudiamo non possiamo essere chiamati a pagare i danni causati dai nostri piccoli amici felini.

Però possiamo comportarci da persone civili e, da una parte cercare di prevenire i problemi, e dall’altra farci spontaneamente carico dei danni quando si verificano. Cerchiamo quindi di non entrare in conflitto con il vicino, dimostrando che siamo consapevoli del disturbo arrecato dal nostro gatto e pronti a trovare una soluzione.

Il comportamento più indesiderato e fastidioso è sicuramente quando il nostro gatto prende l’abitudine di usare il giardino del vicino come fosse la sua lettiera privata e fare i bisogni nella sua proprietà.

Innanzi tutto offriamoci di ripulire l’area dagli escrementi del nostro gatto fino a quando non avremo risolto il problema. Poi cerchiamo di capire come dissuaderlo e convincerlo ad andare altrove.

Sebbene queste situazioni siano difficili da gestire, perché sappiamo che i gatti sono animali estremamente abitudinari che tendono a reiterare un comportamento che gli dà sicurezza, non è detto che sia impossibile convincerlo a trasferirsi altrove per le sue faccende private.

Innanzi tutto installiamo una lettiera in un punto strategico, che sia adatta a lui come dimensioni, substrato, etc.

Il primo deterrente, facile da usare, poco costoso e poco invasivo, consiste nel cospargere l’area prescelta con fondi di caffè, a lui poco graditi per l’odore che emanano,  che tra l’altro fungono da ottimo fertilizzante per le piante.  Spargiamo regolarmente un po’ di fondi di caffè proprio nel punto dove fa i bisogni e nell’area circostante fino a quando non si sarà deciso ad andare altrove. Se questo non bastasse, o se è possibile senza rovinare piante e prato, possiamo stendere una rete metallica nel punto dove tende a fare i bisogni, almeno finché non perda il vizio. La sensazione della rete sotto la zampe è sgradevole e fastidiosa, per questo cercherà di evitarla.

Ancora più efficace, se non ci sono piante particolari che potrebbero venire danneggiate, è spruzzare l’area con odori a lui sgraditi, senza bisogno di acquistare costosi deterrenti a base di sostanze chimiche.

Nella mia esperienza il mix più efficace si compone così:

In un contenitore con lo spruzzo versate qualche goccia di un olio essenziale di limone, o un altro agrume, un po’ di lavanda, un po’ di cannella, chiodi di garofano, rosmarino o altri aromi a piacere, ma stando molto attenti  a non usare sostanze apparentemente innocue, ma che sono altamente tossiche per i gatti, (in particolare l’aglio!), aggiungete un po’ d’aceto, allungate tutto con acqua, shakerate bene e  spruzzate.

Questo mix va spruzzato spesso perché all’esterno tende a perdere presto di efficacia a causa della presenza di altri odori, del vento, della pioggia, etc.

Se anche questi accorgimenti non sono sufficiente a dissuadere il nostro gatto, rimane l’ultima ratio, da mettere in atto con estrema cautela e astuzia.

Teniamo sempre presente che sgridare o punire un gatto per un comportamento indesiderato è non solo inutile, ma anche contro produttivo perché il gatto associa il gesto punitivo all’agente e non all’azione compiuta, soprattutto se già terminata, anche da pochi secondi.

Tenendo presente questo aspetto della sua personalità, e se ci fidiamo del nostro vicino, possiamo chiedergli di “sostituirsi a dio”.

Mi spiego: si deve attrezzare di uno spruzzino con dell’acqua (non il tubo per innaffiare, né tanto meno un secchio pieno d’acqua!) e, quando il gatto  si accinge a fare i suoi bisogni nel punto indesiderato, fargli arrivare uno spruzzo d’acqua ma assolutamente  senza farsi vedere!

Infatti, poichè il gatto associa sempre l’evento indesiderato alla persona che lo compi, sua interpretazione dell’evento sarebbe: “Non devo fare i miei bisogni quando questa persona è nelle vicinanze!”

Ecco perché le punizioni con i gatti non servono a educarlo, ma piuttosto lo convincono che un certo comportamento è meglio metterlo in atto quando non ci siamo!”

Ned in giardino