Scegliere di castrare il nostro gatto, maschio o femmina, è sempre una decisione difficile, che comporta valutazioni di carattere etico, sanitario,  pratico e affettivo.

Parliamo del maschio. La castrazione di un gatto maschio è un intervento piuttosto semplice che consiste nella rimozione dei testicoli; si esegue in anestesia generale e la convalescenza dura una settimana circa.

I vantaggi per un maschio che non sente l’istinto di accoppiarsi sono che, se libero di uscire, non andrà in giro, rischiando di perdersi o, peggio, di finire vittima di un incidente. Non ingaggerà lotte furibonde e spesso cruente con altri maschi per conquistare la femmina in calore, a rischio di ferite e infezioni.

Se il suo territorio è invece limitato alla casa, gli evitiamo la sofferenza di non poter soddisfare l’istinto all’accoppiamento e preveniamo comportamenti alquanto indesiderati come marcare il territorio con abbondante e odorosa urina, soprattutto se interveniamo prima che raggiunga la completa maturità sessuale.

Non dobbiamo dimenticare che, dopo l’intervento di castrazione, gli ormoni, soprattutto il testosterone, rimangono in circolo per circa 30 giorni durante i quali il nostro gatto rimane fertile e potrebbe ancora tentare di accoppiarsi con successo….

Ma cosa significa se un gatto adulto, castrato da tempo, tenta di accoppiarsi con una femmina, o con un oggetto inanimato?  Dobbiamo preoccuparci?  Come dobbiamo comportarci?

Una volta esclusi problemi di salute, possiamo ipotizzare che se invece il tentativo di accoppiarsi compare all’improvviso, anche dopo anni che il gatto è stato sterilizzato, significa che è successo qualcosa che sta stressando il nostro animale e lo spingono a un comportamento dominante. I motivi di stress di un gatto sono tanti, ma abbastanza noti e, come al solito quando si tratta di decifrare un suo comportamento anomalo, dobbiamo trasformarci in abili investigatori  e cominciare ad indagare. I motivi più prevedibili sono l’arrivo di un nuovo membro della famiglia, umano o animale, drastici cambiamenti in casa nell’arredamento o nella routine. Se vive esclusivamente in casa può darsi che il suo territorio sia stato invaso o occupato da animali o oggetti. Può darsi che si annoi per mancanza di stimoli o che al contrario la casa sia troppo affollata. Se invece è abituato a uscire, potrebbe essere l’arrivo di un altro gatto dominante o di un cane aggressivo che gli impediscono di muoversi liberamente.   I Gatti: quali emozioni?

Sappiamo che i gatti sono animali molto abitudinari e i cambiamenti sono spesso fonte di stress e insicurezza.

Mentre cerchiamo di capire e, possibilmente correggere, il motivo di questo comportamento, è sempre meglio evitare  interventi drastici e violenti, rimproveri o punizioni; cerchiamo invece di distrarre il gatto con un richiamo affettuoso, un invito al gioco o al cibo. Se è un problema di gelosia, diamogli più attenzione e coccoliamolo un po’ di più, ma senza forzarlo; se si sente insicuro restiamo  tranquilli dimostrandogli che è tutto a posto, perché loro sono molto sensibili e rispondono ai nostri stati d’animo. Come sempre ricordiamoci che un gatto sereno è un gatto che si ammala di meno,  combina meno guai e ci regala infiniti momenti di gioia.

   https://www.facebook.com/consulenzegatti/?locale=it_IT

S.C.