La Pica è un disturbo comportamentale del gatto piuttosto serio e dalle possibili gravi conseguenze.  Un gatto che soffre di pica ingerisce sostanze non commestibili come carta, lana, cordini, elastici, ma anche legno, plastica o altro.

I rischi che il gatto possa morire per occlusione intestinale, avvelenamento, disturbi gastrointestinali, problemi ai denti, sono piuttosto alti e, se ci accorgiamo che il nostro amico tende a mangiare sostanze non commestibili, dobbiamo allarmarci e correre subito ai ripari.

Come riconosciamo  la Pica? In genere il gatto comincia con il succhiare, mordere e poi ingerire piccoli fili di lana o tessuto che strappa con i denti, o pezzetti di carta, per poi passare a oggetti più grandi e pericolosi.  Spesso associati a questo, ci sono altri comportamenti “indesiderati”, come irrequietezza, richiesta insistente di cibo o di attenzioni, uso improprio della lettiera, miagolii insistenti e lamentosi.

I sintomi fisici possono essere: vomito, diarrea o stitichezza, mancanza di appetito, letargia.

Quali sono le cause?  Non è facile determinare con certezza perché il nostro gatto sviluppi questo disturbo, ma possiamo ipotizzare (e tentare di correggere e migliorare) stati di ansia, noia, stress, un ambiente povero di stimoli, alimentazione sbagliata o insufficiente, allontanamento precoce dalla madre, conflitti con altri gatti o altri animali con cui non va d’accordo o dai quali si sente minacciato. Come abili investigatori dobbiamo andare per tentativi e, soprattutto, rivolgerci al più presto a un bravo professionista del comportamento animale che ci aiuti a curare il nostro gatto da questo disturbo che può avere conseguenze anche molto gravi e che è segno di uno stato di grande sofferenza.

 

S.C.